Vengono dal nord per “salvare” il Sud

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MatteoDi Salvo Barbagallo

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L’ultima visita-lampo del premier Matteo Renzi è finita con la in contestazione di gruppi di giovani davanti al Municipio. In molti si sono chiesti il reale motivo di questa “incursione” rapidissima nel capoluogo etneo, essendo Renzi fortemente impegnato in questioni di natura nazionale e internazionale. Una visita, quanto dicono le cronache di chi ha potuto seguirla di non più di tre ore: toccata e fuga in due stabilimenti dell’hinterland – lo stabilimento Condorelli di Belpasso e l’incubatore d’impresa Working Capital di Telecom Italia – poi l’incontro con il sindaco Enzo Bianco al Comune mentre fuori i giovani protestavano. “C’è la necessità di essere positivi”, pare che abbia dichiarato il presidente del Consiglio, e il sindaco Enzo Bianco a conclusione dell’incontro ha commentato “…abbiamo voluto sottolinearne la vivacità, le opportunità che offriamo al Paese sotto il profilo dello sviluppo e dell’innovazione. Sono orgoglioso di essere sindaco di una città in cui siamo capaci di formare gli straordinari ragazzi e professionisti che Renzi ha visto all’opera” nei due stabilimenti.

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Si, è vero: il momento che l’Italia attraversa (e la Sicilia in particolare) ha bisogno di molto, molto ottimismo: Renzi questo “ottimismo” lo possiede (beato lui!), il sindaco Enzo Bianco questo “ottimismo” lo ha per sua natura. Ma andate a spiegare cosa è questo “ottimismo” e da dove nasce e quali basi ha alle migliaia di giovani che cercano invano e disperatamente un lavoro, alle migliaia di disoccupati, alle migliaia di precari che popolano Catania e la Sicilia. L’ottimismo è una gran bella cosa ma non risolve i problemi e non porta cibo a tavola.

Enzo Bianco è una figura carismatica e se chiede (o vuole) a Catania giunge il presidente della Repubblica e il premier, così come è accaduto, ma la situazione di grande precarietà, di perenne incertezza per un futuro migliore non è cambiata e l’orizzonte appare costantemente nebuloso. Quale significato dare alle “visite-lampo” di tali autorevolissimi personaggi?

Ora si apprende che Salvini ha lanciato ufficialmente il “progetto Sud” che sarà presentato a giorni: porterà il suo cognome nel simbolo. “Il nuovo soggetto politico si presenterà dove non c’è la Lega“. Il nuovo corso della Lega che guarda al Sud Italia è quindi iniziato “Siamo sostanzialmente pronti, mancano ancora alcune pratiche burocratiche”, ha spiegato il segretario del Carroccio in una conferenza stampa dopo la riunione del consiglio federale.

Bene! Un nuovo partito per il Sud, per la Sicilia e per quanti avranno bisogno di riconoscersi in qualcosa che non sia il rituale panorama delle sigle nate e fallite in questo territorio periferico d’Italia. Forse il Meridione ha bisogno del Vento del Nord per sollevare la polvere mortale che lo ricopre da decenni? Forse…

Così è, se vi pare…

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